282

Il folklore in Sardegna rappresenta il legame che i Sardi hanno con la loro cultura e tradizione. Il mantenimento della propria lingua e dei costumi tradizionali, le feste religiose e popolari, le musiche, i balli e i canti ne dimostrano l’attaccamento. Le feste sono legate soprattutto alla terra ed ai suoi cicli produttivi. Come in tutte le società a vocazione agro-pastorale, la vita quotidiana era scandita dai ritmi dell’anno agrario. Da quel mondo nascono le feste, vissute come momento di aggregazione comunitario, come attimo di preghiera, con la elaborazione di riti propiziatori per la riuscita delle colture, o per placare epidemie e carestie. Importanti feste religiose riguardano anche la celebrazione del santo patrono delle diverse città e dei paesi. Le più antiche e note sono quelle in onore di Sant’Efisio a Cagliari e di Sant’Antioco, patrono dell’omonima località situata nell’estremo sud della Sardegna e dell’isola tutta. In queste ricorrenze hanno luogo sfilate, a piedi e a cavallo, di persone in costume tradizionale sardo provenienti da tutta l’isola, con canti popolari in dialetto e musica tradizionale eseguita con fisarmoniche e launeddas. Altri riti religiosi (e anche pagani) molto caratteristici si svolgono nel periodo del carnevale. Tra i più suggestivi ci sono i carnevali barbaricini in cui gli uomini, con spaventose maschere ancestrali, vestiti di pelli di capra, orbace e campanacci, rievocano riti misteriosi, danze propiziatorie, a simboleggiare un rapporto stretto tra uomo e animali. Altra importante manifestazione del carnevale sardo è la Sartiglia di Oristano che si svolge a cavallo. Durante la corsa i cavalieri devono infilare una stella di metallo, la cui conquista indica l’auspicio di un buon raccolto. Anthea organizza eventi di folklore Sardo e spettacoli nella più classica delle tradizioni popolari in Sardegna.

9